giovedì 7 luglio 2011

Esperimenti sulla durata

L'elemento che caratterizza i miei scritti, ultimamente, è che sono tutti esperimenti sulla durata. Sto dilatando il tempo a dismisura e limitando le azioni: nelle mie storie non succede quasi più nulla, si parla pochissimo, si pensa soltanto. I miei personaggi stanno diventando un po' come me, la loro vita un po' come la mia.
Questo è buffo, perché nelle prime cose che scrivevo (vedi Lilì SG, il mio progetto Youtube) si parlava troppo e c'era profusione di azioni.
Probabilmente è anche l'influsso delle mie letture più recenti, la Woolf soprattutto. Ma so che è un cambiamento cominciato prima, l'anno scorso per essere precisi, quando nel mezzo di una lezione fui attraversata da un pensiero: "voglio descrivere qualcosa che sulla carta duri un'ora e che richieda un'ora per essere letto". Esperimenti sulla durata, appunto.
Per farvi un esempio, trascrivo gli incipit delle mie cose più recenti:

"Succede sempre qualcosa di brutto quando apro la porta, quindi oggi ho deciso che non la apro".
(da Claustrofilia)
"Si svegliò al centro di un prato e capì che non avrebbe voluto alzarsi mai più".
(da Accadono cose terribili)
Ecco, cosa potrà capitare di esaltante a una persona che decide di non uscire più dalla sua stanza? Cosa potrà capitare a una che sceglie di rimanere distesa su un prato? Pochi dialoghi e poche azioni, as I said before.

Non so precisamente dove questi esperimenti mi condurranno. Per il momento mi divertono. Dall'aspirante autrice di libri per bambini che ero, mi sto trasformando in un inquietante scrittore...realista? Sperimentalista?

4 commenti:

  1. Dovresti provare a leggere Misery di King, non tanto per il tempo del racconto o il tempo della narrazione, tanto per ciò che è stato capace di fare il Re, ambientando un romanzo di trecento e passa pagine in una stanza sola, e la storia dura qualche mese. Comunque come esperimenti non sono male, mi attirano sempre libri del genere, in cui il tempo della narrazione è molto ristretto e/o coincide col tempo del racconto.

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  2. Che bello *__*
    Non sapevo di Misery, non ho letto niente di King. Appena torno in libreria me lo procuro. Oppure lo ordino, visto che ormai sono così esperta xD

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  3. Misery è un bellissimo romanzo, perfetto per iniziare con King (poi non te ne stacchi più xD), e si fa leggere molto in fretta. Ripeto, secondo me è geniale perché pur essendo ambientato quasi completamente in una sola stanza, non ti annoi mezzo istante.

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