venerdì 8 agosto 2014

VI.


Questa sera i grilli
sono un telefono che squilla a vuoto
dentro le stanze del mio cuore cavo.
Una nota s’accende da destra
per finire in un trillo alla fine d’un campo;
spiove dagli alberi la gazzarra delle cicale.
Un fil di fumo
lontani falò
sfoca lo sguardo come una lente appannata
e il mio paese è un presepe
con tre lumini accesi.
I girasoli piegano il collo
alla sudditanza del tramonto
e le gote rosarancio del cielo
avvizziscono in un languore cianotico.
Quest’ora è sempre l’ultima ora
dell’ultimo giorno

io
sono il crepuscolo. 



Di Chiara Pagliochini

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