lunedì 4 agosto 2014

V.

Time hangs heavy, or Penelope's web by sarak hellas / © All rights reserved

Dicono che
sei partito
per andare alla guerra
con gli altri sposi
e figli e fratelli
con le armi di sterminio di oggigiorno.


Dicono che
io resto
a vegliare il focolare
la virilità dei tuoi figli
la verginità delle figlie
i vitigni borgogna
delle terre disertate dal signore.


Dicono che
siamo una cosa sola
l’uomo e me
marito e moglie
re e regina
cazzo e vagina
e io vengo sempre per seconda.


Ma io dico che da me
sei partito
dal talamo ordinato-ordinario
partito non perché la mia fronte diventava rugosa
ma perché restava sempre uguale
tonda faccia di luna
di cui volevi vedere il lato in ombra.


Dicono che
io tesso
il sudario di tuo padre
che di notte lo guasto
per guastare gli amplessi
agli aspiranti mariti
al tuo amato passo tendendo l’orecchio.


Non sanno che
tesso
il sudario della mia vita
della vita di ogni altra
sposa-bambina-faccia-di-luna
carezzando coi fili la morte
che ho avuto dentro sempre.


Dicono che
se torni
sarò stata una sposa virtuosa
e io so
che sono stata solo questo
tu invece sei stato
tutto ciò che hai avuto la presunzione di essere. 



Di Chiara Pagliochini

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