lunedì 24 febbraio 2014

II.


Le maniche della camicetta azzurra
scoprono le vene sottopelle azzurre
polsi fragili.
Un tempo succhiavano il veleno
dal sangue larve schifose
adesso è demodé il salasso
(anche se ci salassa
no il lavoro
la vita
l’amica
l’amore
ci duole
il sangue più di prima
avvelenato).

Se potessimo liberarci degli affanni
come starnutendo
se il muco sul fazzoletto
fossero le nostre paralisi
ipocondrie
odi inqualificabili
se finisse il nostro ricordo
nella pattumiera
questo sangue
questo sangue
non farebbe tanto male
da doverlo estirpare.

Le maniche della camicetta azzurra
scoprono le vene sottopelle azzurre
recidiamo
fiotti di dolori con dolore
allagano le piastrelle
il pavimento celeste
fiorisce
ta/ogliamo bene
tutte le spine.

Depurati srotoliamo
il risvolto
il polso

non c’è più. 



Di Chiara Pagliochini

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